Francesco Coniglione
Mirrors Research Group
Scienza e società nell’Europa della conoscenza
Francesco Coniglione
Mirrors Research Group
Scienza e società nell’Europa della conoscenza
Questo volume – frutto di un progetto di ricerca commissionato dalla Commissione Europea – si interroga criticamente sulla società della conoscenza e sul modo in cui l’Unione Europea ha proceduto verso di essa, innanzi tutto esaminando i contributi che possono fornire le discipline che fanno parte dei Science and Technological Studies. Si propongono così innovative basi teoriche ed epistemologiche per un approccio multidisciplinare – facendo uso del Modelling Approach to Science – e quindi insistendo sulla funzione che le scienze umane possono avere per una società della conoscenza imperniata non tanto su uno scenario industrialista, ma su di uno umanista che, sfuggendo alla iperspecializzazione, ponga al suo centro la creatività, la flessibilità, l’immaginazione e l’economia dell’innovazione.
Indice del volume
Prefazione
Parte prima
0. Introduzione: dall’età dei “post” alla società della conoscenza
0.1 – Oltre l’età dei “post”
0.2 – Postindustriale e post-moderno
0.3 – Economia della conoscenza e società della conoscenza
0.3.1 – Vannevar Bush e le sue conseguenze
0.3.2 – Una nuova metamorfosi del “capitale”
0.4 – La “conoscenza” della società della conoscenza
1. All’inizio c’era Lisbona
1.1 – La vecchia Europa si vuole svegliare
1.1.1 – Le radici della “Strategia di Lisbona”
1.1.2 – Il perché delle preoccupazioni
1.2 – Lo sviluppo della Strategia di Lisbona
1.2.1 – La stretta unione di economia e ricerca
1.2.2 – Oltre l’economia, il capitale umano
1.2.3 – I prerequisiti economici dell’innovazione
1.3 – Non solo PIL: la svolta ambientalista
1.3.1 – La poco eroica storia del PIL
1.3.2 – L’Europa verso uno sviluppo sostenibile
1.4 – Provaci ancora, vecchia Europa!
2. Società democratica e fiducia nella scienza
2.1 – Scienza, democrazia e società nella storia della moderna cultura
2.2 – Opinione pubblica e scienza
2.3 – Divulgazione e comunicazione della scienza
2.3.1 – Le molteplici facce di un rapporto
2.3.2 – La “costruzione” del pubblico
2.3.3 – La “costruzione” dell’oggetto
2.4 – L’interazione tra pubblico e scienza
2.4.1 – I “forum ibridi”
2.4.2 – Le “epistemologie civiche”
2.5 – Il valore della democrazia nella scienza
Parte seconda
3.Modelli storici, filosofici e sociologici della interazione tra scienza e società
3.1 – La “tradizione ricevuta” della scienza del ventesimo secolo
3.2 – Filosofia e sociologia della scienza I: una divisione del lavoro
3.3 – Filosofia e sociologia della scienza II: la svolta storicista
3.4 – La sociologia della scienza post-mertoniana
3.5 – L’emergenza dei “Science and Technological Studies”
3.6 – STS e politiche della scienza
4. Dal descrittivo al normativo: un approccio multidisciplinare per una politica della scienza descrittivamente informata
4.1 – Integrazione interdisciplinare vs. integrazione multidisciplinare nell’approccio STS
4.2 – Modellare la complessità della tecnoscienza per la politica della scienza
4.3 – Oltre la teoria e l’osservazione: l’Approccio Modellizzante alla Scienza (AMS)
4.4 – Verso una politica della scienza descrittivamente informata
4.5 – Ulteriore articolazione dell’OMS
4.5.1 – Livelli di analisi della formazione delle teorie
4.5.2 – AMS e “tolleranza metodologica”
4.6 – Dagli STS descrittivi a quelli normativi: l’approccio euristico
5. Implementare nuove strategie: verso le raccomandazioni
5.1 – La ricerca di frontiera: oltre la crescita economica
5.1.1 – Il modello lineare dell’innovazione tecnoscientifica e la crescita economica
5.1.2 – I modelli alternativi dell’innovazione tecnoscientifica e come essi falliscono
nel cogliere i bisogni generali della società
5.2 – Conoscenza tacita ed “expertise”
5.2.1 – La rappresentazione della conoscenza tacita
5.2.2 – Le possibili esplicitazioni della conoscenza tacita
5.2.3 – Società, conoscenza tacita e concezioni basate sulla scienza
5.2.4 – Modelli di expertise
5.2.5 – Expertise, conoscenza tacita, complessità dei saperi
5.3 – L’importanza della creatività
5.3.1 – Creatività e persona creativa
5.3.2 – La famiglia e la scuola
5.3.3 – Le aziende
5.3.4 – La creatività diffusa
5.4 – Il ruolo dell’università nella società della conoscenza”
5.4.1 – Potenzialità e problematiche dell’università
5.4.2 – Il paradosso europeo
5.4.3 – Le contraddizioni della ricerca
5.4.4 – Una diversa visione della ricerca contemporanea
5.4.5 – Un confronto con il modello di Humboldt
5.4.6 – Quale missione per l’università di oggi?
5.5 – Non solo specializzazione: verso una visione più integrale della cultura
5.5.1 – Una visione più comprensiva della conoscenza
5.5.2 – Superare l’iperspecializzazione
5.5.3 – Per l’oltrepassamento dei vecchi dualismi
5.6 – Verso uno scenario industrialista o umanistico?
6. Conclusione: le raccomandazioni alla Commissione Europea
Riferimenti bibliografici
Acronimi e abbreviazioni
La prefazione
Questo lavoro è il frutto di una ricerca compiuta nell’arco di due anni da un gruppo di giovani studiosi, coordinati dal meno giovane sottoscritto, che è stata finanziata dalla Commissione Europea (Grant agreement n. 217796) e che ha avuto come acronimo il titolo di MIRRORS (Monitoring Ideas Regarding Research Organizations and Reasons in Science). La ricerca fa parte del Settimo programma quadro ed in particolare dell’asse di intervento “Science in Society”, che ha come obiettivo quello di costruire una società europea efficiente e democratica basata sulla conoscenza, in modo da stimolare una armonica integrazione dei progressi scientifici e tecnologici con le politiche di ricerca connesse nella società europea.
Nello specifico il progetto MIRRORS si riallaccia all’obiettivo che si è posto l’UE, quello cioè di divenire per il 2010 «la società e l’economia della conoscenza più competitiva», cercando di fornire un contributo per favorire il conseguimento di un così ambizioso obiettivo. La nostra ricerca, nel corso dei due anni passati, è stata divisa in due parti. La prima ha comportato l’analisi descrittiva dei modelli relativi alla relazione tra scienza, politica e società, impiegati da filosofi storici e sociologi della scienza negli ultimi decenni. Grazie alla capitalizzazione della conoscenza acquisita durante questa prima fase, la seconda parte si è proposta di comprendere il funzionamento, nei differenti contesti sociali, dei differenti tentativi di democratizzazione del processo decisionale nella politica della scienza e della tecnologia, allo scopo di suggerire fondate politiche della ricerca per una società europea basata sulla conoscenza. Il progetto è stato portato avanti attraverso seminari che hanno coinvolto studiosi facenti parte del gruppo e conferenze aperte a una più larga partecipazione. Una piena documentazione sui risultati raggiunti negli ultimi due anni è contenuta nel website ad esso dedicato (www.mirrors-project.it). Inoltre di questo volume è stata pubblicata anche una versione inglese leggermente ridotta (F. Coniglione, ed., Through the Mirrors of Science. New Challenges for Knowledge-based societies, Ontos Verlag, Heusenstamm 2010).
I contenuti inclusi in questo volume sono frutto di un lavoro collettivo che ha conosciuto continue discussioni, dibattiti e revisioni all’interno del core research group e che ha anche fruito del contributo e dei suggerimenti di studiosi nazionali e internazionali che hanno partecipato alle conferenze e ai seminari da noi organizzati, fornendo degli specifici contributi – come Sébastien Charles, Paul Hoyningen-Huene, Eleonora Montuschi, Thomas Nickles e Gereon Wolters – ed altri che sono stati presenti e che in vari modi sono stati utili per mettere a punto e perfezionare le idee da noi via via sviluppate (come Pierluigi Barrotta, Bartolomeo Buscema, Angelo Costanzo, Mauro Di Giandomenico, Pietro Greco, Matthias Kaufmann, Andrzej Klawiter, Ignazio Licata, Davide Miccione, Patrizia Pedrini, Dominique Pestre, Stefano Poggi, Roberto Poli, Enrico Rizzarelli, Robin Rollinger, Antonino Sapuppo). A tutti costoro va il nostro ringraziamento.
Il core research group – che ha partecipato alla stesura del rapporto finale, del quale questo volume rappresenta una versione alleggerita di alcune parti (come appendici, overview ecc.; la versione completa, in forma di rapporto presentato alla Commissione, può essere scaricata dal sito del progetto e contiene anche molte tavole e grafici che qui si sono omessi per brevità) – comprende giovani studiosi come Giacomo Borbone, Emanuele Coco, Rosaria Di Tommasi, Anna Benedetta Francese, Cinzia Rizza, Giuseppe Sapienza, Salvatore Vasta ed Enrico Viola. Ciascuno di essi ha contribuito in misura e modi diversi, ma tutti con eguale entusiasmo e abnegazione, al di là e indipendentemente da ogni interesse economico e personale. Sarebbe ora difficile distribuire i meriti e le attribuzioni, anche in considerazione della intensità e della qualità della interazione che si è stabilita tra tutti nella redazione delle singole parti del rapporto. Sicchè, se è possible indicare in una persona il primo estensore di una sua parte, tuttavia il risultato finale che qui consegniamo al lettore è talmente diverso dall’originale e risente tanto delle successive modifiche derivanti dalla discussione in seno al gruppo, che sarebbe oltremodo ingiusto darne tutto il merito ad uno solo.
Tuttavia, in ossequio alla tradizione italiana che richiede siano specificate nelle opere di più autori i particolari contributi dati da ciascuno di essi (al solo fine utilitaristico delle occorrenze concorsuali), preciso che a Giacomo Borbone va attribuita l’iniziale stesura dei §§ 1.1, 1.2, 1.4; a Giuseppe Sapienza il § 1.3; ad Anna Francese i §§ 2.2, 2.4, 2.5; a Emanuele Coco il § 2.3; a Enrico Viola i §§ 3.5, 3.6, il cap. 4 e il § 5.1; a Salvatore Vasta il § 5.2; a Cinzia Rizza il § 5.3; a Rosaria Di Tommasi i §§ 5.4 e 5.5. Infine il sottoscritto, oltre ad un lavoro di coordinamento generale, ha effettuato la prima stesura del cap. 0, dei §§ 2.1, 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 5.6 e della Conclusione.
Infine, una parola di ringraziamento va rivolta ai project officers della CE – Celina Ramjoué e Jean-François Dechamp – che hanno seguito il progetto e che, con i loro suggerimenti e la loro fattiva collaborazione, lo hanno reso possible, indirizzandolo verso una conclusione positiva e per noi soddisfacente, ma la cui reale validità sarà il lettore a dover giudicare.
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