Il curriculum scientifico
di Francesco Coniglione
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È attualmente membro dell’“Advisory Committee” dei Poznan Studies in the Philosophy of the Sciences and the Humanities (Rodopi Publisher, Amsterdam / Atlanta), del Polish Journal of Philosophy, del Comitato scientifico della rivista Il Protagora, della rivista Nauka, della Polish Academy of Sciences, e di altre importanti riviste italiane, nonché fa parte del Consiglio editoriale della rivista PL.IT - Rassegna italiana di argomenti polacchi; è stato inoltre Editor (insieme ad Arianna Betti) della Polish Philosophy Page, premiata nel mese di gennaio 1999 col “Gems of the Web Award” da EpisthemeLinks.com. È membro della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza (SILFS) ed è stato Presidente della Sezione di Catania della Società Filosofica Italiana e poi Presidente Nazionale della stessa società (2013-2016), della quale è ancora componente del Direttivo nazionale. E’ stato nominato nel febbraio 2015 e per il periodo 2015-2015 membro del Council of Provosts of the Division of Humanities and Social Sciences of Polish Academy of Sciences.
Francesco Coniglione ha cominciato la sua carriera ricerca scientifica con studi di carattere metodologico sull’opera di K.R. Popper e sulla epistemologia che dal suo insegnamento è scaturita; frutto di tale indagine è stato il volume La scienza impossibile. Dal popperismo alla critica del razionalismo (Il Mulino, Bologna 1978). In seguito l’interesse proseguì nella direzione già indicata dalle conclusioni del volume, e cioè nell’approfondimento delle elaborazioni metodologiche e di filosofia della scienza che hanno avuto (ed ancora hanno) il loro centro nella scuola polacca di Poznan. Tale interesse si è concretato con un primo invito nell’estate dell’anno 1984 e quindi con l’invito come Visiting Fellow dell’Università di Poznan per otto mesi (dal Settembre 1985 al Maggio 1986), dove ha svolto anche una serie di seminari sulla tradizione marxista italiana, che poi confluiranno nel volume Il sentiero interrotto. Il fantasma della scienza nel marxismo teorico italiano (Edizioni del Prisma, Catania 1987). Nell’ambiente filosofico polacco ha potuto ulteriormente approfondire, oltre alla conoscenza delle specifiche elaborazioni della scuola metodologica di Poznan, anche la ricca tradizione logica ed epistemologica preesistente in Polonia, che ruotano intorno alla esperienza della scuola di Leopoli-Varsavia. I risultati sono contenuti in Realtà ed astrazione. Scuola polacca ed epistemologia post-positivista (CUECM, Catania 1990; 2ª ed. riv. e corretta 2010) e Nel segno della scienza. La filosofia polacca del Novecento (FrancoAngeli, Milano, 1996). In seguito i suoi interessi scientifici si sono indirizzati alla storia della filosofia scientifica nel Novecento, nelle sue varie componenti nazionali, ma con particolare attenzione alla tradizione polacca e ai suoi rapporti con la cultura filosofica europea. Si è inoltre interessato all’analisi di alcuni momenti importanti del pensiero filosofico italiano del Novecento, lette sempre dal punto di vista della riflessione metodologica e epistemologica. Ulteriore campo di interesse è stato, negli ultimi anni, la riflessione sulla relazione tra discorso razionale e accesso non discorsivo alla verità, specie in merito alla cosiddetta “conoscenza rifiutata” vista nel contesto della tradizione della ragione de’Occidente (si veda in merito il più recente articolo: «‘Rejected Knowledge’ and the Tradition of Reason. A few Hints on their Necessary and Inextricable Link», in Reason and no-reason from ancient philosophy to neurosciences, ed. by L.R. Cardullo and F. Coniglione, Academia Verlag, Sankt Augustin 2017, pp. 211-231). Tra le sue pubblicazioni piú recenti: La parola liberatrice. Momenti storici del rapporto tra filosofia e scienza, CUECM, Catania 2002; Introduzione alla filosofia della scienza. Un approccio storico, Bonanno, Acireale-Roma 2004; «Between Abstraction and Idealization: Scientific Practice and Philosophical Awareness», in F. Coniglione, R. Poli e R. Rollinger (Eds.), Idealization XI: Historical Studies on Abstraction, Rodopi, Atlanta-Amsterdam 2004, pp. 59-110; «The Place of Polish Scientific Philosophy in the European Context», in Polish Journal of Philosophy, 1 (2007); Popper addio. Dalla crisi dell’epistemologia alla fine del logos occidentale, Bonanno, Acireale-Roma 2008; «Galileo and Contemporary Epistemology. Do we still have something to learn from Galileo’s ‘methodological revolution’?”, Przegląd Filozoficzny – Nowa Seria, vol. 25, issue No 1 (97), pp. 123-140.
Ulteriore campo di interesse è stato negli ultimi anni – in occasione della ricerca MIRRORS (Monitoring Ideas Regarding Research Organizations and Reason in Science), effettuata per la Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro – la riflessione sulla società della conoscenza e sulle sue implicazioni per lo sviluppo e l’innovazione tecnologica e le istituzioni di alta formazione, come le università. Il frutto di questa ricerca è stato consegnato in diverse pubblicazioni (oltre al rapporto finale ritrovabile nel sito di MIRRORS), come Nello specchio della scienza. Ricerca scientifica e politiche nella società della conoscenza, Bruno Mondadori, Milano 2009; Through The Mirrors of Science, New Challenges for Knowledge-based Societies, Ontos Verlag, Heusenstamm 2010; Scienza e società nell’Europa della conoscenza, Bonanno, Acireale-Roma 2010). Da questi interessi è maturata l’esigenza di approfondire anche la realtà della ricerca e dell’università in Italia, che ha portato alla pubblicazione del volume Maledetta Università. Fantasie e realtà sul sistema della ricerca in Italia (Di Girolamo, Trapani 2011) e quindi alla fondazione, insieme ad altri colleghi (A. Baccini, A. Banfi, F. Coin, G. De Nicolao, M. Ricciardi, F. Sylos Labini e V. Velluzzi) del sito Roars. Return On Academic ReSearch, che si occupa dei problemi del sistema universitario e della ricerca in Italia e nel mondo.
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Al porto di Chania, Creta (2002)